Diciotto scrittori raccontano quando la terra si mette a tremaredi Nicola Clemente

LA FURIA sismica di alcuni tra i terremoti che hanno maggiormente segnato la storia italiana degli ultimi decenni, (Irpinia, l’ Aquila, Friuli e Augusta su tutti), vista dagli occhi di coloro che l’ hanno vissuta, costituisce il tema centrale di Trema la terra, antologia della Neo Edizioni, curata da Isabella Tramontano, che si articola in diciotto racconti evocativi, scritti da diciotto autori, testimoni, loro malgrado, della devastazione provocata dalle scosse telluriche.

«Che il terremoto si manifesti come vibrazione di acquario rimandato nella memoria per trent’ anni o in caldo abbraccio o in vertigine imprevista o con le farfalle nello stomaco, quello che mi sembra più rilevante e innegabile è che il terremoto viene somatizzato, interiorizzato. Nessuno di questi scrittori ha voluto concedere al dato cronachistico niente di più di qualche data scolpita in epigrafe: quello che conta è la materia». Con queste parole Valeria Parrella, autrice della prefazione di “Trema la terra”, ben sintetizza l’ approccio intimo della raccolta, in cui l’ evento sismico funge da spunto per porre l’ attenzione sul microcosmo personale dei protagonisti dei racconti, sconvolto dalla violenza inaudita dei terremoti.

Ne emerge un’ antologia molto ricca, che conquisterà i lettori, grazie soprattutto all’ apporto di autori come Maurizio de Giovanni, Massimo Cacciapuoti, Alessandra Amitrano, Carla D’ Alessio, Raffaella R. Ferrè, Marco Marsullo, Gianni Solla, Ade Zeno, Srecko Jurisic, Anna Giuba, Ovo, Chiara Valentina Speziale, Marco Mazzucchelli, Isabella De Pascale, Gianluca Merola, Lorenza Destro, Mario Rossi, Titti Consalvi.

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