Scrittori, artisti, registi. L’Italia scopre la creatività della Sardegna.
Da quando ha vinto il Campiello 2010 con la sua inquietante “Accabadora” (Einaudi), che presto diventerà il film “Ultima madre” prodotto da Francesco Tagliabue, la scrittrice Michela Murgia non sì è più fermata. E da Cabras, Oristano, dove è nata nel 1972, è assurta in tv in qualità di “opinionista barbarica” nelle “Invasioni” di Daria Bignardi, su La7. Il fortunato exploit ha convinto le più svariate case editrici a sfornare subito nuovi autori sardi. Barbès ha pubblicato “Mirta”, romanzo d’esordio di Anna Maria Cossiga, figlia dell’ex presidente della Repubblica, mentre Bompiani scommette su Wilson Saba e il suo “Figli delle stelle” e Neo Edizioni punta tutto sul gusto pulp e sarcastico di Gianni Tetti. Feltrinelli, infine, riscopre il premio Nobel per la Letteratura Grazia Deledda mandando in libreria” Amore lontano”, epistolario in gran parte inedito delle lettere che Grazietta ventenne scrisse al giornalista Stanislao Manca dei duchi dell’Asinara, il «gigante biondo dagli occhi tigreschi» di cui si era invaghita.
n.d.r.
Noi della Neo vorremmo precisare che abbiamo scoperto e puntato su Gianni Tetti molto prima che uscisse “Accabadora” della Murgia.