Riccardo Finelli
Un diario di viaggio intenso e poetico, su due ruote, in bilico lungo tutto il crinale della nazione. Nella terra delle nuove resistenze, nella terra dei “piani B”. Il racconto di un paese che riparte dalla propria spina dorsale.
Leggi di piùUn viaggio lento, sotto il cielo, a sfidare gli elementi. 2300 chilometri in 14 giorni, in bilico lungo il crinale appenninico, dal suo sorgere in Liguria, al suo inabissarsi fra le onde della Calabria, per radiografare la spina dorsale della nazione.
La realtà di una terra di mezzo da cui lo Stato arretra, che si svuota, si scarnifica, frana, ma anche una terra di “resistenze” da 2500 anni – contro romani, saraceni, nazifascisti – che sta diventando laboratorio di nuove forme di convivenza e stili di vita, più credibili e sostenibili.
Riccardo Finelli racconta paesaggi, incontri, storie, volti, progetti da un Appennino reale e futuro che la coscienza collettiva continua a ignorare. Un diario di viaggio intenso e poetico nelle possibilità di un Paese che riparte dalla propria colonna vertebrale.
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Riccardo Finelli, emiliano, quarant’anni, è giornalista e scrittore. Capo ufficio stampa di una multiutility, come scrittore si occupa prevalentemente di narrativa di viaggio, prediligendo gli sguardi obliqui sui luoghi di confine, aree interne e ogni tipo di terra di mezzo. Suoi i libri Storie d’Italia (2007), C’è di mezzo il mare (2008), 150 anni dopo (2010), pubblicati per Incontri Editrice. Per Neo Edizioni ha pubblicato Coi Binari fra le nuvole – Cronache dalla Transiberiana d’Italia (2012) e Appenninia – Viaggio nella terra di domani (2014).
Il suo sito internet è www.riccardofinelli.it.
Cecilia M. Giampaoli
Una storia vera, narrata con una voce precisa e disarmante, che ha il passo del romanzo.
L’autrice racconta di un viaggio decisivo, il suo, dando vita a una narrazione toccante e avvolgente.
collana i NEI
Riccardo Finelli
C’era un treno che aveva le ali, c’è un binario che attraversa le nuvole, ci sono storie che sanno di terra, di fuoco, di neve e di acciaio.
Un viaggio di frontiera. Che sa di west, di alture, di storie da un cuore dell’Italia sconosciuto e meraviglioso. 4 giorni, 130 km a piedi lungo i binari della Transiberiana d’Italia.
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Un diario di viaggio “clandestino” per riflettere su quello che eravamo e su quello che forse non siamo più; per raccogliere e raccontare storie, aneddoti, vite che per 120 anni si sono dipanate lungo le rotaie e raccolte su di un treno che ogni giorno sfidava le alture e teneva insieme gli angoli estremi di una provincia italiana. Tra nuove linee ferroviarie che nessuno vuole e altre amate che muoiono, un libro magico in cui la realtà diventa leggenda ed il viaggio l’occasione per interrogarsi su cosa, nel XXI secolo, significhi la parola “Italia”.
collana i NEI
Maria Clara Restivo
“Questa volta l’idea è di camminare un posto. Non camminare verso, non camminare in. Ma camminare un luogo preciso, il Molise”
Due ragazze decidono di partire da Torino e scoprire un luogo per loro – e per molti – sconosciuto.
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Intraprendono un viaggio che durerà un mese e lo faranno a piedi, perché la strada si misura con il ritmo lento dei passi, perdendosi tra sentieri e tratturi dimenticati, ricevendo ospitalità da chi di quel viaggio vuole fare parte. E così quella terra misteriosa si popola di nomi, di amici, di storie, e acquista una consistenza che è negli occhi, negli incontri, nei chilometri percorsi, prima ancora che su una cartina geografica. A guidarle, i piedi che tracciano la via, la libertà di percorrere senza meta una regione sorprendente e di conoscere chi la vive.
La voce di Maria Clara racconta questo viaggio con la cadenza degli spazi sconfinati e dei paesi abbarbicati, delle colline, delle valli, del mare con i suoi trabocchi. Usa il “noi” perché lei e Giulia viaggiano insieme.
E noi con loro.
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