Franz Krauspenhaar
“Con Krauspenhaar non siamo nella narrativa da intrattenimento, ma nella letteratura che si fonde con la poesia. È un libro da abbracciare oltre che da leggere. Leggetelo e abbracciatelo. Per conoscere anche voi, davvero, cosa sono i grandi momenti” (Gian Paolo Serino su SATISFICTION)
Un inno alla vita, tra fiction e realtà. Il romanzo più disperato e divertito di Franz Krauspenhaar, pericolosamente in bilico tra il coronarico e l’esoterico.
Leggi di piùFranco Scelsit, cinquantenne, vizioso e appassionato di bolidi anni ’60 – che compra e distrugge in lisergiche scorribande notturne – è convinto di essere uno scrittore dal talento incompreso. Il riconoscimento economico arriva quando, sotto pseudonimo, crea il personaggio di Stan Dolero e comincia a pubblicare thriller di bassa lega che affollano gli autogrill dell’intera Penisola. Potrebbe finalmente scappare da Milano, da una madre apprensiva e dal fratello saggio e alienato con cui vive, ma un infarto arriva a stravolgere ogni piano. Da un ospedale di periferia, Franco si trova a dover ripensare la propria vita. A fargli da spalla, un agguerrito gruppo di infartuati di diversa età ed estrazione sociale con cui instaura un rapporto di cameratismo ed accettazione della transitorietà umana. Perentorio, affermativo, senza mezze misure, un romanzo che misura un tempo nuovo, inseguendo un padre travestito da lepre.
collana IENA
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Franco Scelsit, cinquantenne, vizioso e appassionato di bolidi anni ’60 – che compra e distrugge in furiose scorribande notturne – è convinto di essere uno scrittore dal talento incompreso. Il riconoscimento economico arriva quando, sotto pseudonimo, crea il personaggio di Stan Dolero e comincia a pubblicare thriller di bassa lega che affollano gli autogrill dell’intera Penisola. Potrebbe finalmente scappare da Milano, da una madre apprensiva e dal fratello saggio e alienato con cui vive, ma un infarto arriva a stravolgere ogni piano.
Da un ospedale di periferia, Franco si trova a dover ripensare la propria vita. A fargli da spalla, un agguerrito gruppo di infartuati di diversa età ed estrazione sociale con cui instaura un rapporto di cameratismo ed accettazione della transitorietà umana.
Franz Krauspenhaar (1960, Milano) scrittore, poeta e compositore, ha pubblicato quasi 20 libri tra narrativa e poesia. Ricordiamo i romanzi Le cose come stanno (Baldini & Castoldi, 2003), Era mio padre (Fazi, 2008), Le monetine del Raphael (Gaffi, 2011). In poesia, i libri Effekappa (Zona, 2010), Biscotti selvaggi (Marco Saya, 2012) e il poema Le belle stagioni (Marco Saya, 2014). L’unico saggio è Un viaggio con Francis Bacon (Zona Novevolt, 2010). È stato redattore di “Nazione Indiana” e attualmente è redattore della rivista letteraria “Achab” coordinata da Sara Calderoni e diretta da Nando Vitali.
Gregorio Magini
Cometa celebra il dispiegarsi incerto dell’epoca che viviamo e approda a una visione del futuro a cui tutti, volenti o impotenti, siamo destinati.
Leggi di piùIn un punto preciso dello spaziotempo Raffaele, satiro irrequieto, inciampa da una storia all’altra in cerca di successo e Fabio, misantropo nerd, insegue se stesso e la fortuna in un agone digitale di improbabili social.
L’incrocio sbilenco delle loro vite innesca un romanzo selvaggio, labirintico, possente.
Cometa è l’epopea disastrata, erotica e lisergica degli eroi senza motivo. Archetipi di una generazione fuori fuoco, il cui centro è dappertutto ma sempre altrove. L’odissea senza approdo di una stirpe di eletti a niente che cavalca il progresso come una pulce su un cavallo imbizzarrito, traghettata da sogni frenetici e deliri tecnologici.
Angelo Calvisi
Una fiaba allucinata sui vincoli del potere e sulle storture del sangue, una satira visionaria su ciò che siamo o potremmo diventare.
Leggi di piùUn bosco ai margini del mondo e, ai margini del bosco, un ragazzo e un uomo. Il ragazzo si chiama Simon, l’uomo è il Polacco. Vivono liberi e in attesa, perché un giorno il Polacco farà ritorno nella Capitale per compiere una misteriosa missione urbanistico/militare.
Nella grande città, la vita di Simon diventa un incubo di lavoro inutile, burocrazia tumorale e sanità alienata. Il risveglio arriverà all’improvviso, sull’orlo di un riscatto mai immaginato.
Tra echi kafkiani e rimandi al miglior Terry Gilliam, Genesi 3.0 porta la narrativa italiana dentro nuovi scenari.
collana IENA
Alessandro Turati
Un romanzo di formazione fuori da ogni regola, permeato di un’indolenza ai limiti dell’umano, così spinta e raggelante da far schiantare dal ridere.
Leggi di piùA detta di Alessio Valentino, quattro sono le tappe della vita: infanzia, adolescenza, alcolismo, disoccupazione. Anche se le ultime due potrebbero essere riassunte nella più canonica “età adulta”. Condannato a questa, Alessio ripercorre passato e presente per capire, a modo suo, se ci sia mai stata una maturazione, inanellando gli avvenimenti più importanti e ridicoli di ogni età. Affida a un racconto caustico le esperienze e le assurdità del crescere fino al raggiungimento di quella “presunta assunzione di responsabilità propria dell’adulto occidentale”. Dalla cornice del lago di Como racconta della sua famiglia (uno strambo quadretto di psicopatici), della scuola (inutile e allo sfascio), degli amici (ritardati di provincia), del sesso (mai riuscito), del lavoro (squalificante) e delle droghe (per lo più liquide). Il suo scivolare verso l’assenza di senso – come ogni vita che si rispetti – è una débâcle che diverte da morire.
collana IENA