Ettore Gula
Una storia di desideri, spesso inconfessati. Una storia di tradimenti e violenza. Una storia in cui nessuno è ciò che sembra. Una storia quasi di eroi.
Leggi di piùTra palazzi grigi che graffiano il cielo, si incrociano le vite di un gruppo di reietti. Il timido Ugo, che trova consolazione solo nel suo orto strappato al cemento; Franco, con un presente fatto di crimine e violenza; ed Erika, costretta in una vita che non vorrebbe sua.
Dietro una parvenza di innocenza, però, lo schivo e complessato Ugo nasconde un segreto. Al buio, quando il silenzio avvolge il quartiere e sembra esserci tregua dalle umiliazioni che il giorno porta con sé, scavalca il baratro che separa il suo balcone da quello di fianco e spia Erika mentre questa dorme.
Notte dopo notte, Ugo ripete questo rituale. Di più non osa. Si accontenta di quella intimità rubata, di piccoli oggetti sottratti alla ragazza, che conserva come talismani contro l’orrore del quotidiano. Finché il precipitare degli eventi sembra offrirgli un’occasione di riscatto.
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Ettore Gula dal 1997 disegna storie per le maggiori testate Disney/Panini (Topolino, Pk, WITCH) Per Pixar ha realizzato gli adattamenti a fumetti dei film Toy Story 1, 2 e 3.
Oltre ad occuparsi di storyboard per pubblicità e animazione, nel 2007 collabora con Bruno Bozzetto allo sviluppo grafico dei personaggi della serie Rai Fiction “Psicovip”.
Ha pubblicato per il mercato francese i fumetti “Othon e Laiton, Les Bandits de l’Antarctide” su testi di Giustina Porcelli e “Le Feu du dragon” terzo numero della serie Wondercity su testi di Giovanni Gualdoni.
Il suo tratto, rotondo, lineare, che deriva in parte dalla sua esperienza sulle testate disneyane, ma anche incisivo e cruento, crea un contrasto efficace con la storia noir raccontata in Quasi una storia d’eroi, che rappresenta il suo esordio come autore unico.
Toni Alfano
Pompei è un viaggio visivo folgorante, è il racconto di una scoperta, è il tentativo di ricondurre all’unità ciò che nella vita si sgretola.
Leggi di piùCon Toni Alfano la graphic novel fa un passo avanti. Osa e si spinge dove non era mai stata.
Una città riconsegnata alla modernità nell’istantanea della propria distruzione, diventa metafora per questo romanzo grafico potente, intimo e poetico. Leggere questo libro è un’esperienza intensa. Leggerlo ancora, un’avventura rivelatrice. Perché Pompei è un libro che non smette mai di svelare quello che siamo stati, quello che siamo, quello che potremmo essere.
Lo studio del libro su Pinterest
Gianni Tetti
Tra Cormac McCarthy e l’Aldo Nove degli esordi, un romanzo che è un vortice avvolgente, inarrestabile, apocalittico.
Leggi di piùUn vento opprimente spazza le strade di una Sardegna trasfigurata. La tv, la radio e i giornali dicono che nessuno ricorda un caldo così. Non piove da mesi, come se Dio stesse aspettando il momento giusto. Un uomo si butta da un ponte, un altro apre il suo bar, un misterioso volontario consegna volantini aggirandosi tra le case di un’intera comunità troppo distratta per comprendere quello che sta accadendo. L’unico è Zanon, che ha scoperto il male, e il male è dentro di noi, non fuori. Dopo la folgorante sinfonia dei racconti I cani là fuori, Gianni Tetti ritorna con il suo stile ipnotico e conturbante quanto lo scirocco che soffia incessante tra queste pagine per raccontare l’ultima settimana che resta all’umanità.
collana IENA
Reggiani & Mosquito
Un fumetto in equilibrio tra analisi sociologica e avventura post apocalittica.
Leggi di piùArgentina. Oggi. Così come in ogni luogo.
In seguito a una spaventosa pandemia chiamata “tristezza” che ha decimato la popolazione mondiale, un gruppo di reduci deve imparare a sopravvivere al crollo della civiltà. Senza più uno Stato, un sistema scolastico o internet, ogni scelta diventa una sfida e ogni piccolo successo la conquista che allontana per un po’ l’ombra della morte.
Riparando un vecchio motore, ingegnandosi per allevare le galline, facendo nascere un bambino o provando a rifondare la civiltà, i protagonisti di Tristezza impareranno a non dare per scontato ciò che prima era ovvio: l’acqua, il cibo, la democrazia, il sostegno dei propri compagni. E capiranno che non c’è bisogno di orde di zombie per aver paura quando, nel fondo della notte, il nemico più pericoloso dell’uomo si rivelerà essere l’uomo stesso.