“Gobbi come i Pirenei”: Otello vi stupirà – di Maurizio Caldarelli

«Sono più libri in uno». Così Otello Marcacci ama definire il suo primo romanzo, “Gobbi come i Pirenei”, che viene presentato oggi alle 18,30 al Caffè Carducci di Grosseto.

Nelle 285 pagine del libro, edito dalla Neo, si sorride, si riflette ed in fondo ci scappa anche una lacrimuccia. Avvincente, insomma, come una gara ciclistica, ed appassionato come una storia d’amore.  «La storia trainante – spiega l’autore – è quella di un ciclista mediocre, un gregario, che partecipa al suo ultimo Tour de France con un obiettivo: arrivare in fondo alla corsa a tappe, mantenendo fede alla promessa fatta al padre in punto di morte».  «Per una serie di circostanze fortuite Eugenio Bollini – prosegue Marcacci – si ritrova a metà Tour a diventare protagonista e cercherà di cambiare le regole di un gioco che lo ha sempre visto perdente».

Dietro a questo evento che può cambiare la vita ad un corridore dai risultati modesti c’è tutto un percorso individuale, ma ci sono anche i rapporti sentimentali con la ex moglie e con le altre donne.  «Con questo libro – spiega Marcacci – ho cercato di dare una speranza a chi ha un disagio psichico, a chi ha avuto dalla vita meno di quanto si aspettasse».

“Gobbi come i Pirenei” è anche una scommessa vinta da Otello Marcacci: «Questo dannato libro – sorride – è uno spartiacque molto importante della mia insulsa vita. Insomma c’è un prima e c’è un poi. L’aver pubblicato con una casa non a pagamento per me è il sogno di una vita. Ho provato con le grandi majors, ma pubblicano solo gente famosa o il cui nome è conosciuto perché magari fa televisione. Poi ci sono le sanguisughe a pagamento. Aziende maledette che succhiano soldi alle persone che hanno sogni. In inglese si chiama Vanity press».  «Poi alla fine dei pazzi abruzzesi, la NEO edizioni – continua – hanno deciso di puntare su un vecchio cavallo bolso maremmano. Sono una piccola casa indipendente. Gente che ci rimette in soldi e salute e combatte con il fucile a tappini contro le grandi case che uccidono tutto con la distribuzione e con tutto il resto. Davide contro Golia è solo un eufemismo».

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